Initial Coin Offering (ICO): il futuro del fundraising
Il trend attuale in ambito di cripto moneta è l’Initial Coin Offering (ICO) che tradotto significa Offerta Iniziale di Moneta.
L’idea di pre – vendere coin di criptovalute sviluppate utilizzando una blockchain si è evoluto in un efficiente strumento di raccolta fondi per lo sviluppo di nuove applicazioni.
Cos’è un ICO?
L’Offerta Iniziale di Moneta avviene quando qualcuno offre agli investitori alcune unità di una nuova cripto valuta in cambio di cripto valute già esistenti come Bitcoin oppure Ethereum. Sin dal 2013 questo strumento viene utilizzato per finanziare lo sviluppo di nuove cripto valute. I token pre – creati possono essere facilmente venduti e scambiati con tutte le cripto valute esistenti se esiste una domanda per la nuova cripto valuta.
Probabilmente la prima cripto valuta ad essere stata distribuita sul mercato con il sistema dell’ICO è stata Ripple nel 2013. Gli sviluppatori crearono circa 100 miliardi di XRP token e li vendettero per finanziare la piattaforma di Ripple. Successivamente numerose cripto valute sono state finanziate tramite ICO. La più importante probabilmente è Ethereum che è riuscita a ricevere circa 20 milioni di dollari diventando così uno dei crowdfounding più prolifici mai realizzati.
E in ambito legale?
Lo stato legale delle ICO è sostanzialmente indefinito. Idealmente, i Token sono venduti non come un financial asset ma come un bene digitale. Perciò le ICO vengono spesso chiamate “crowd sale” letteralmente vendita alla folla. In questo caso in molte giurisdizioni raccogliere fondi con una ICO non è regolamentato. Ciò rende il procedimento molto facile con poca burocrazia.
Alcune giurisdizioni però spaventate dalle ICO tendono a regolarle come la vendita di azioni e titoli. In Canada a marzo 2017 l’Ontario Securities Commission ha avvertito che gli emittenti potrebbero avere bisogno di soddisfare i requisiti legali, come una registrazione e la presentazione di un prospetto informativo. L’America’s Securities and Exchange Commission non si è ancora espressa in materia.
Una ICO non è molto diversa da un’Offerta Pubblica d’Acquisto, differenziata solamente dal fatto di non avere nessun organo di controllo (CONSOB in Italia) e nessun regolamento esistente al momento.
Una probabile bolla
L’Economist ha avvertito che questa delle ICO potrebbe essere una bolla, paragonandola alla bolla South Sea Bubble del 18th secolo in Gran Bretagna, quando alcuni promotori hanno raccolto fondi per aziende che promettevano “la trasformazione dell’argento vivo in un metallo malleabile fine”, oppure “l’invenzione di una ruota per il movimento perpetuo”. I prezzi scesero in tempi brevi, in particolare dopo che il parlamento nel 1720 ha approvato il “Bubble act” per frenare imprese in grande vantaggio. L’episodio spiacevole però è stato un passo verso alcune innovazioni piuttosto utili: la moderna società per azioni, ad esempio.
Fonti e approfondimenti:
https://blockgeeks.com/guides/what-is-an-initial-coin-offering/