Internazionalizzare l’impresa: recuperare un credito negli USA
Parlando di internazionalizzazione, specialmente nel caso di imprese italiane, non si può non pensare ad esportare le proprie merci negli Stati Uniti, dove i prodotti Made in Italy sono tra i più ricercati ed esclusivi sul mercato. Per fare ciò, però, è importante conoscere il sistema giuridico di riferimento e come tutelare i propri diritti ed interessi in caso di mancato pagamento da parte dei clienti.
Tra Italia e Stati Uniti non esistono al momento Convenzioni sul riconoscimento di sentenze giudiziali. Ciò rende più difficoltosa l’attività di recupero crediti, in quanto non è semplice ed immediato il riconoscimento di una Sentenza Italiana da parte di un Tribunale Statunitense. In secondo luogo è importante ricordare che ciascuno Stato Federale ha delle leggi differenti.
Negli Stati Uniti i costi legali sono molto alti. E’ quindi importante per il creditore limitare al minimo eventuali contestazioni da parte del debitore.
Per cercare di prevenire tali inconvenienti sarà utile stipulare delle precise condizioni generali di vendita.
Sono inoltre necessari diversi accorgimenti quando si stipula un contratto di vendita negli USA. Ad esempio, non è previsto il pagamento delle spese legali da parte del soggetto soccombente in giudizio. Sarà quindi premura del venditore inserire tale clausola all’interno del contratto di vendita.
Per quanto riguarda il foro di competenza, è sì possibile inserire una clausola che attribuisca la competenza al Tribunale italiano, ma non sempre ciò conviene. Più semplice sarà farsi riconoscere un lodo arbitrale, grazie all’adesione di entrambi i paesi alle Convenzioni Arbitrali Internazionali.
In quasi tutti gli Stati degli Usa si applica l’art. 2 dello “UCC – Uniform Commercial Code”. In virtù di questo articolo, qualora ci sia una violazione di un contratto bisognerà dimostrare:
- l’esistenza di un contratto valido ed efficace
- l’eventuale presenza di condizioni sospensive e il loro adempimento o meno
- una violazione del contratto
- i danni quale conseguenza diretta della violazione.
Qualora il convenuto non contesti si otterrà una sentenza che potrà essere eseguita trascorsi 30 giorni dall’emissione. Durante tale termine il soccombente potrà impugnarla in appello.
In conclusione, quindi, il contratto può rappresentare un prezioso strumento di tutela in un ordinamento come quello USA informato ai principi di common law e che attribuisce particolare rilevanza all’autonomia negoziale delle parti.
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